Esercitazione di monitoraggio dell’ambiente marino costiero con gli alunni della Scuola Elementare “D. Raggi.” di Fano
“I bambini erano entusiasti” è il testo di un whatsapp che ho ricevuto dalla mamma di una delle bambine con cui avevo trascorso la mattinata monitorando e rimuovendo i rifiuti dalla locale spiaggia. “Io lo ero ancora di più” è stata la mia risposta.
Ho organizzato incontri come questo, coinvolgendo studenti di tutte le scuole, dalle elementari all’università, ma ogni volta che incontro i bambini delle primarie, avendo conseguito il diploma tanto tempo fa, rimpiango di non aver scelto di fare il maestro.
Quando chiedo ad un adulto di descrivere cos’è la biodiversità o cosa si intende per ecosistema, due principi che sono entrati a far parte della nostra costituzione, nelle risposte in genere vengono loro attribuiti i significati più disparati, quasi tutti distanti dal loro significato originale e unico.
Ma con i bambini è diverso. Non solo fanno domande e danno risposte pertinenti, ma addirittura ci aiutano a capire perché dobbiamo mettere tutto il nostro impegno per un futuro in armonia con la natura.
Ringrazio tantissimo i bambini della D. Raggi per il loro importante contributo alla scienza, avendo collaborato alla raccolta di dati utili a conoscere e conservare le nostre coste e per aver condiviso con me la passione che mi spinge a raccontar loro la straordinaria varietà di vita con cui condividiamo le sorti del nostro pianeta.
Penso che incontri come questo contengano la risposta a Woody Allen quando, riprendendo un’affermazione di Groucho Marx, diceva “Perché dovrei preoccuparmi per le future generazioni, cosa hanno fatto loro per me?”