Protagonisti dell’attività svoltasi nella mattinata di lunedì 29 aprile sono stati gli studenti dell’istituto superiore Polo 3 di Fano, appartenenti alla classe 1K “GARA” (Gestione delle Acque e Risanamento Ambientale), nuovo corso di studi professionale che permette di acquisire conoscenze e competenze necessarie a gestire problematiche idrico-ambientali e svolgere attività di risanamento ambientale.
Ciò che occorreva agli studenti per completare il loro programma didattico era proprio un’attività di citizen science su tematiche come la biodiversità marina e costiera e l’inquinamento di origine antropica.
A seguito della presentazione tenutasi in classe da Gianfranco Rossi e Sara Cerri (soci FanoUniMar) sulla definizione di “spiaggia”, “biodiversità”, “inquinamento” e ruolo dei cittadini scienziati, gli studenti si sono potuti cimentare nell’attività di raccolta rifiuti lungo la costa fanese.
Aguzzando la vista e rovistando tra i sassi della Sassonia gli studenti, accompagnati dalle prof.sse Laura Rinaldi, Chiara Ministro e dal team di FanoUniMar, hanno riempito sacchi di spazzatura nell’arco di circa un’ora, con rifiuti di qualsiasi tipo di materiale: metallo, plastica, carta, vetro.
A gruppi, gli studenti si sono serviti dell’applicazione digitale CleanSwell.
Ideata nell’ambito del progetto americano Ocean Conservancy, la piattaforma CleanSwell utilizza il dispositivo dell’utente per determinare l’esatta posizione nella quale viene eseguita la pulizia. Dopo aver classificato i rifiuti trovati nelle categorie corrispondenti, i dati totali raccolti verranno salvati sul database globale , in modo da tenere traccia del grado di impatto ambientale costiero a livello mondiale e portare quindi le istituzioni ad attuare misure di intervento adeguate per ovviare questo problema ambientale.
Una volta tornati in classe, i dati dei rifiuti raccolti sono stati visualizzati online sulla piattaforma “Tides”; inseriti i nomi dei gruppi, è stato riscontrato che i rifiuti maggiormente raccolti sono stati mozziconi di sigaretta, bottiglie e tappi di plastica, oltre che oggetti in metallo e intere reti contenenti piccoli mitili in via di sviluppo, probabilmente staccatesi da qualche impianto di acquacoltura a largo della costa fanese.
La raccolta rifiuti ha avuto lo scopo fondamentale di rendere partecipi i giovani cittadini di quanto l’uomo stia cambiando e impattando l’habitat terrestre e marino, rendendoli consapevoli sull’importanza di preservare ambienti naturali come le spiagge, bersaglio della sempre più frenetica ed esigente urbanizzazione moderna.
Questa prima collaborazione con l’istituto superiore Polo 3 di Fano è stata debutto di futuri progetti che avranno come scopo comune quello di creare una rete sociale di interessati ed esperti in materia, per la salvaguardia del nostro ambiente naturale.