QUANDO LA SCIENZA VA A SCUOLA DI RECITAZIONE

A scuola di teatro per imparare a confezionare concetti scientifici in modo semplice e coinvolgente ma, soprattutto, per aumentare la consapevolezza sulle tematiche ambientali.

Sabato 8 giugno nell’auditorium La Mole di Ancona è andato in scena il primo atto di un esperimento rivoluzionario. Fortemente voluto da Carlo Cerrano, professore di biologia marina al Politecnico delle Marche e Presidente di Fano Unimar, l’esperimento consiste nel formare giovani scienziati a nuovi approcci di divulgazione della scienza utilizzando gli strumenti della recitazione. Sonia Antinori, direttore artistico di MALTE (Musica Arte Letteratura Teatro Etc), ha aderito con entusiasmo al progetto e ha messo a disposizione la sua esperienza per realizzare un’idea che sembrava impossibile. Sabato 8 è andato in scena “In cielo e per mare” performance teatrale sulle sorti dell’oceano frutto di un laboratorio a cui hanno partecipato alcuni studenti del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche con il contributo del Ministero della Cultura. Ne è scaturito un testo agile e divertente, i cui personaggi sono colonie di microalghe, polpi, meduse, bambini visionari e uomini e donne confusi o disperatamente impegnati per la trasformazione di un mondo vecchio e malato.

La storia è stata portata in scena da Sonia Antinori, Andrea Caimmi, Giacomo Lilliù con sei studenti del Corso di laurea magistrale in Biologia marina (Alessia Calvani, Sara Cerri, Antonia Chiaino, Sara Devambez, Silvia Pasquali, Stefano Rivolta).

Sul palco anche Carlo Cerrano che ha introdotto i suoi allievi emozionatissimi ma estremamente motivati e le ragioni dello spettacolo. “L’agenda sull’ambiente è discussa e condivisa ma le azioni non si vedono. Serve aumentare la consapevolezza su molte tematiche ma la responsabilità è di chi sa le cose. Chi non le sa non ha gli strumenti per comprendere i messaggi che spesso gli scienziati cercano di diffondere. Trovare forme di comunicazione inusuali, esplorare nuovi approcci è un esperimento che va fatto. Formare un gruppo di giovani scienziati/attori è una sfida nata dall’incontro con Sonia Antinori, bravissima attrice, entusiasta e motivata, che ha permesso di realizzare un sogno”.

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