Pulizia natalizia a Baia del Re: un gesto che vale più di quanto si pensi

La domenica mattina prima di Natale: volontari in azione

Pochi giorni prima del Natale, una domenica mattina si è trasformata in un esempio concreto di amore per l’ambiente grazie all’iniziativa di pulizia organizzata da un gruppo di associazioni ambientaliste presso l’area floristica di Baia del Re. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi volontari che, armati di guanti e sacchi, si sono dedicati con impegno alla raccolta dei rifiuti sparsi lungo la spiaggia.

Alla fine della giornata, i numeri parlano chiaro: 15 sacchi di spazzatura per un totale di 160 kg di rifiuti raccolti. Tra le mani dei volontari sono passati ogni tipo di oggetto abbandonato, dai materiali plastici ai residui provenienti dalle attività umane, evidenziando ancora una volta quanto l’inquinamento stia devastando i nostri ambienti naturali.

Un’esperienza che va oltre la semplice pulizia

Non è la prima volta che iniziative di questo tipo vengono organizzate. La pulizia delle spiagge, infatti, è un’attività che richiama sempre più persone desiderose di contribuire alla salvaguardia del nostro ecosistema. Tuttavia, spesso l’esperienza dei partecipanti termina con la consegna dei rifiuti raccolti, senza che ci si soffermi sul reale impatto del loro gesto.

In questa occasione, però, l’iniziativa ha voluto andare oltre. Parte dei rifiuti raccolti sono stati catalogati e analizzati con l’app Clean Swell di Ocean Conservancy, uno strumento che permette di registrare dati utili per monitorare e comprendere meglio il fenomeno dell’inquinamento. Di 15 sacchi raccolti, 3 sono stati sottoposti a una registrazione dettagliata che ha prodotto risultati significativi.

Cosa ci dicono i numeri?

L’analisi dei tre sacchi ha evidenziato quanto segue:

  • Reti e calze per mitili: 150 pezzi raccolti, provenienti dagli allevamenti offshore.
  • Bottiglie di plastica: 35.
  • Tappi di plastica: 30.
  • Frammenti di plastica: 400.
  • Totale oggetti raccolti: 798.

Questi numeri sottolineano come le attività umane, soprattutto legate alla pesca e all’allevamento in mare, continuino a rappresentare una fonte primaria di inquinamento. Ma il dato più sorprendente e controverso riguarda un fenomeno particolare: i sacchetti di plastica contenenti escrementi di cane.

Escrementi di cane in sacchetti: una scelta controproducente

Durante la pulizia della spiaggia, sono stati trovati numerosi sacchetti di plastica contenenti escrementi di cane, abbandonati dai loro proprietari. Un fenomeno che solleva una questione spesso trascurata.

Se da un lato è encomiabile che i proprietari raccolgano i bisogni dei loro animali, dall’altro abbandonare i sacchetti sulla spiaggia crea un problema ben maggiore rispetto a lasciare gli escrementi al naturale. La plastica, infatti, impiega centinaia di anni per degradarsi, mentre gli escrementi, essendo organici, si decompongono in tempi relativamente brevi senza lasciare tracce durature nell’ambiente.

Perché questa pratica va rivista

È importante riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni. Utilizzare i sacchetti di plastica per raccogliere gli escrementi dei cani, per poi abbandonarli, equivale a trasformare un piccolo problema naturale in un problema ambientale enorme e duraturo. L’accumulo di questi sacchetti sulle spiagge contribuisce all’inquinamento plastico, rappresentando una minaccia per la fauna e per la flora.

Le associazioni ambientaliste organizzatrici dell’evento hanno voluto sottolineare questo aspetto con forza, lanciando un appello ai proprietari di animali: se non avete modo di smaltire correttamente il sacchetto, meglio lasciare l’escremento al suo posto. La natura è in grado di gestirlo, la plastica no.

Un messaggio per il futuro

L’iniziativa a Baia del Re ha dimostrato ancora una volta l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini nella tutela dell’ambiente. Ma ha anche sottolineato quanto sia fondamentale educare e sensibilizzare le persone a compiere scelte più consapevoli e sostenibili.

Le spiagge, i mari e le aree naturali sono un patrimonio comune che merita rispetto e attenzione. E ogni piccolo gesto, come raccogliere un rifiuto o evitare di abbandonare un sacchetto, può fare la differenza.

Pulire una spiaggia non è solo un atto di volontariato, ma un passo verso un cambiamento culturale. I volontari di Baia del Re non hanno solo rimosso rifiuti: hanno contribuito a un messaggio più grande, a un invito alla consapevolezza collettiva. Speriamo che questa iniziativa ispiri sempre più persone a prendersi cura del nostro pianeta, non solo con le azioni, ma anche con una maggiore comprensione delle loro conseguenze.

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